Quando l’arte aiuta a elaborare il lutto: un’intervista

Che cos’è l’Arte-Terapia? In che cosa consiste? In che modo può aiutare nel processo di elaborazione del lutto? Sono richieste doti artistiche? A queste e ad altre domande risponde la dott.ssa Gabriella Castagnoli, psicologa specializzata in Arte-Terapia.

Dopo aver approfondito la musicoterapia, la meditazione Mindfulness e la scrittura terapia, abbiamo scelto di intervistare la dott.ssa Gabriella Castagnoli, psicologa specializzata in Arte-Terapia a orientamento psicodinamico, per capire in che modo l’Arte-Terapia possa aiutare nell’elaborazione di eventi traumatici e luttuosi.

Abbiamo scelto di intervistarla perché abbiamo avuto modo di conoscerla personalmente e di apprezzarla a livello sia personale sia professionale; la dott.ssa Castagnoli è infatti parte del Gruppo di Lavoro di Bologna del Comitato per la Stanza del Silenzio e dei Culti insieme alla dott.ssa Eliana Di Tillo, psicologa, e ad Alice Spiga, direttrice di SO.CREM Bologna.

Foto Gabriella Castagnoli

Dott.ssa Castagnoli, che cosa si intende per Arte-Terapia a orientamento psicodinamico?

«L’Arte-Terapia a orientamento psicodinamico nasce nei Paesi Anglosassoni negli anni Quaranta, dall’incontro e integrazione tra il mondo dell’arte e il mondo della psicoanalisi. La sua specificità risiede nell’utilizzo dei materiali pittorici e scultorei quali mezzi per dare forma, colore e voce ai propri vissuti e renderli suscettibili di trasformazioni. I materiali e le immagini create possono costituire un ponte tra la mente e il corpo, tra il sé e l’altro.

In che modo l’Arte Terapia può essere di aiuto per chi sta soffrendo per la perdita di una persona cara?

L’Arte-Terapia aiuta ad esprimere e a gestire stati emotivi difficilmente comunicabili attraverso le sole parole, accompagnando la persona nel riconoscimento delle proprie risorse. In questo senso, può essere un valido aiuto nell’elaborazione di eventi traumatici e luttuosi, come la morte di una persona cara, ma anche la perdita del lavoro, la fine di un amore.
Più in generale, l’Arte-Terapia offre un valido contributo al raggiungimento e al mantenimento della salute psicofisica della persona. Incrementa le sue risorse creative, espressive, affettive, cognitive, comunicative e relazionali, utili ad affrontare le difficoltà e le sfide che la vita quotidiana ci presenta.

Dal suo discorso, mi sembra di capire che chiunque può intraprendere un percorso di Arte-Terapia?

Sì, l’Arte-Terapia si rivolge a persone di tutte le età (bambini, adolescenti, adulti, anziani) ed è indicata sia per persone semplicemente interessate a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, sia a chi sta vivendo un disagio psicologico di lieve o forte entità, legato a problematiche o a eventi di vita specifici, sia a persone che necessitano di un accompagnamento alla malattia, al lutto e al fine vita (anche domiciliare), sia infine a chi presenta problematiche di tipo neuropsichiatrico, psichiatrico, neurologico o medico tali da alterare la loro qualità di vita.

Non è richiesta nemmeno un’abilità di tipo artistico?

No, assolutamente. È compito specifico dell’Arte-Terapeuta guidare la persona nell’utilizzo dei materiali per esprimere il proprio mondo interno, per dare forma e colore alle proprie emozioni, per riconoscere e sviluppare le proprie risorse.

Chi volesse partecipare a un percorso di Arte-Terapia, come si svolgono le sedute?

L’Arte-Terapia è utilizzata dall’Arte-Terapeuta in sedute sia individuali sia in piccoli gruppi. Le sedute individuali durano da 45 minuti a 1 ora; quelle di gruppo durano da 1 a 2 ore. La durata complessiva dell’intervento dipende dalle risorse e delle problematiche specifiche della persona: si va da cicli brevi di incontri (10 sedute) a percorsi di più ampio respiro.

Pubblicato su socrem.bologna.it